Mostra Pacifici

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CHE COSA E’ UN PACIFICO?

La definizione di Pacifico sul dizionario riporta: “Caratterizzato da spirito di pace e di non violenza: che ama la pace, che disapprova la guerra”.

C’è una filastrocca di J.L. Borges che recita:

Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire. Chi è contento che sulla terra esista la musica. Chi scopre con piacere un’etimologia. Due impiegati che in un caffè del Sur giocano in silenzio agli scacchi. Il ceramista che premedita un colore e una forma. Il tipografo che compone bene questa pagina, che forse non gli piace. Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto. Chi accarezza un animale addormentato. Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto. Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson. Chi preferisce che abbiano ragione gli altri. Queste persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo.

Chiunque può essere portatore di Pace: lo è la persona comune che fa il proprio dovere, chi nel dialogo sa accogliere le diversità, chi lavora con se stesso per rendersi degno degli altri. Mario Lodi, il maestro che ha guidato e ispirato generazioni di insegnanti, è stato il fondatore della Casa delle Arti e del Gioco, dove il giocattolaio Roberto Papetti ha lanciato la proposta dei Pacifici. Il Pacifico non è altro che una proiezione di sé, un avatar, un messaggero di pace, libero di vagare per il mondo, raggiungendo anche le zone dove è necessario portare speranza e solidarietà, soprattutto ai bambini dai bambini.

Sono stati realizzati centinaia di pacifici dalle classi che hanno visitato la mostra laboratorio “Maria Barghouthy la bambina siriana che cuce il mondo a colori” proposta a numerose scuole del territorio.

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LA RETE DI COOPERAZIONE EDUCATIVA E LA CAROVANA DEI PACIFICI

Nei primi mesi del 2011 donne e uomini (insegnanti, babbi, educatrici, mamme etc.) cominciarono ad interrogarsi sullo stato dell’educazione e della scuola, avendo come riferimento la vita e l’azione di maestri come Mario Lodi, don Lorenzo Milani, Gianfranco Zavalloni. Ci sembrò necessario cominciare a costruire una rete, cioè un intreccio di punti diversi che comunicassero tra loro senza un centro unico. Una rete che fosse: 1. di vocazione educativa, per trasmettere non solo nozioni, ma anche stili di vita, forme di pensiero, costumi e senso comune; 2. di spirito di cooperazione, antagonista rispetto all’enfasi che oggi viene posta sulla competizione e sul ‘merito’; 3. con principio di speranza, contro il cinismo e il disincanto che troppe volte sembrano aver la meglio, con la convinzione che altri modi di vivere e di educare, alternativi all’homo homini lupus, siano possibili. Quindi l’essere umano come accoglienza e nutrimento di altri esseri umani; essere esploratori, pionieri, essere curiosi, disubbidienti, pazienti e non conflittuali. Oggi la Rete è un’associazione culturale che conta iscritti e partecipanti in ogni parte d’Italia. Organizza un incontro nazionale ogni anno; incontri di formazione e approfondimento su temi specifici; offre documentazione e possibilità di scambiare azioni educative; pubblica articoli, saggi, libri.

La Carovana dei Pacifici muove i suoi primi passi il 1 marzo 2015 a Drizzona (Cremona), in una giornata dedicata al ricordo del maestro Mario Lodi. In quell’occasione, Roberto Papetti, giocattolaio amico di Lodi e di Gianfranco Zavalloni, presentò un percorso didattico che, partendo dal confronto con i pensieri e le riflessioni dei bambini, sollecitati dalla poesia di Borges “I GIUSTI”, arriva all’esposizione dei Pacifici – file di sagome stilizzate disegnate e colorate dai bambini stessi a chiusura del loro percorso di approfondimento – nei punti più significativi dei paesi e delle città. Da allora decine di migliaia di Pacifici hanno colorato le strade, le piazze e le scuole di migliaia di posti in tutto il mondo, portando messaggi di pace partiti dalla voce dei bambini: uomini e donne di domani.

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PACIFICI D’AUTORE

Abbiamo invitato anche autori, artisti ed illustratori a personalizzare il proprio pacifico, eccone alcuni: Giulia Orecchia, Camilla Casalino. Andrea Legnaioli, Germana Apostolo, Sissi Sardone, Giorgio Rava, Carla Bonecchi, Maya Lopez Muro, Stella Maris Velasco, Meri Castelli.

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