Maria Barghouthy è una bambina siriana di soli 11 anni, con un incredibile talento.
Nelle sue opere, tra acquerelli e ritratti, ecco anche la guerra siriana, la tragedia del conflitto, il dramma dei rifugiati, ma anche la speranza di poter “ricucire” il mondo.
Maria raccoglie fondi grazie alle sue opere d’arte, soprattutto a favore dei bambini che hanno perso i genitori a causa della guerra nel suo paese. Maria ha sviluppato una tecnica e una sensibilità molto superiori a quelle dei suoi coetanei. Ha iniziato a disegnare imitando suo padre, professore di architettura all’Università di Damasco, e nel giro di due anni la sua bravura ha iniziato a farsi strada anche a livello internazionale, arrivando a esporre a Torino La tecnica di Maria non pone limiti alla sua immaginazione: riesce a passare elegantemente da una scuola pittorica all’altra e a reinterpretare con risultati impressionanti i lavori di artisti come Van Gogh, Picasso e Modigliani. I suoi acquerelli uniscono la delicatezza della tecnica e l’innocenza della sua giovane età alla durezza dei soggetti di guerra, qualcosa che fa parte della sua vita quotidiana nonostante ne sia tenuta a distanza. Sul suo profilo Facebook, dove posta i suoi lavori, riceve commenti entusiasti da un largo seguito di fan che la supportano e che l’hanno soprannominata “la regina siriana dei colori”.
La storia di Maria ha commosso il mondo e per lei si sono mossi papa Francesco e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. I suoi disegni, coloratissimi e in cui rappresenta la sua martoriata terra, la Siria, hanno colpito gli esperti e critici d’arte, ma soprattutto le decine di migliaia di persone che li hanno visti.
I suoi disegni sono stati esposti grazie all’iniziativa congiunta dell’amministrazione comunale, delle associazioni Dragolago, Family Like e del CCR (Consiglio Comunale dei Ragazzi).
La sua prima mostra in Italia è stata inaugurata a Torino a Palazzo Lascaris il 13 ottobre, con una cerimonia ufficiale del Consiglio Regionale a cui hanno partecipato alcuni membri del C.C.R di Gozzano e Omegna. Dopo Torino la mostra è stata allestita al Forum di Omegna dove più di 300 studenti l’hanno visitata ed in seguito alla Sala degli Stemmi di Gozzano, che ha visto la partecipazione di 600 studenti.